Il Tesoro di San Gennaro è la raccolta di opere dedicata al Santo Patrono, Vescovo di Benevento decapitato a Pozzuoli durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Il nucleo di capolavori inizia dal busto d’oro e d’argento che custodisce le ossa del cranio, voluto da Carlo II d’Angiò, e dalla teca che conserva le ampolle del suo sangue, commissionata da Roberto d’Angiò. A questi due capolavori si sono aggiunte nei secoli altre opere incredibili come la mitra gemmata con 3694 pietre preziose realizzata dall’orafo Matteo Treglia nel 1713 e la leggendaria collana creata da Michele Dato nel 1679 e arricchitasi fino al 1879 di varie pietre preziose con le donazioni di regnanti di tutta Europa. La Cappella del Tesoro nasce come “voto” al santo: tra il 1526 e il 1527, mentre Napoli fronteggiava problemi di varia natura (la guerra tra Spagna e Francia, la pestilenza e una violenta eruzione del Vesuvio) il popolo decise di fare un voto a San Gennaro. Se lo avesse protetto, gli avrebbe eretto una nuova e più ampia Cappella all’interno del Duomo. Fu addirittura chiamato un notaio e fatto redigere un vero e proprio contratto con San Gennaro. Oggi al suo interno figurano opere di di Domenichino, Lanfranco, Ribera, Luca Giordano, Massimo Stanzione, Giacomo Farelli e Aniello Falcone. Fu inaugurata nel 1646, e, da allora, assieme al Tesoro che custodisce, è sempre appartenuta alla città di Napoli.
via Duomo 149 (all’interno del Duomo) – Napoli
lunedì – sabato h 8.30 – 13.00 / 15.00 – 18.30 | domenica e festivi h 8.30 – 13.00 / 16.30 – 19.00
ultimo ingresso mezz’ora prima dell’orario di chiusura